sabato 26 settembre 2009

Dal Medioevo all'umanesimo

Nei primi anni del ‘900 lo storico Johan Huizinga scrive un libro sul 300-400 e lo intitola: “Autunno del Medioevo”.

Per quanto riguarda la filosofia è la fine della scolastica, si ha un processo di apertura verso nuovi orizzonti.

Diminuisce l’interesse per l’aldilà, a favore di quello per l’aldiqua. Tramontano i modelli di vita religiosa (nel medioevo si pensava che i migliori erano coloro i quali si facevano prete, frate.. rinunciando ai piaceri e al desiderio della carne).

Il pensiero che nasce in questo periodo invece giudica migliore un buon padre di famiglia onesto, che garantisce la continuità della famiglia stessa e della specie rispetto a un capo religioso.

Huius Speculi (=di questo mondo). Processo di secolarizzazione e rivalutazione delle cose di questo mondo.

La filosofia dell’umanesimo è soprattutto una filosofia morale, sui mores. Il modello più rappresentato è quello di un buon padre di famiglia o del capo d’azienda che tratta tutti con giustizia e favorisce la crescita del benessere della città.

Si fa più attenzione alla natura:
Leonardo Da Vinci, “Homo sanza lettere”, soprannominato così perché in grado di leggere ma non di scrivere il latino. Sapeva scrivere solo in italiano. All’epoca le lettere erano tutte in latino. Leonardo ha però le competenze per studiare la natura, dei suoi studi abbiamo un’enorme documentazione. Per esprimere le sue scoperte e invenzioni non usava la parola scritta bensì la rappresentazione grafica. Il disegno era strumento per cercare di capire “come funziona”.

Leonardo all’inizio della sua carriera si guadagna da vivere dipingendo. Rivoluziona l’arte rendendola più realista. In passato i dipinti erano tutti legati a delle icone. Con Leonardo si comincia a vedere lo studio dell’anatomia nei crocifissi.
Attraverso lo studio Leonardo cerca di capire come funziona il volo degli uccelli. Le sue idee porteranno all’invenzione della macchina.
Essendo “Homo sanza lettere” Leonardo non teorizza. Cerca di applicare le sue scoperte realizzando prototipi.

In quell’epoca si pensava a dominare la natura con la magia. Si pensava che l’unico modo per volare fosse la magia, non la scienza.

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