martedì 23 agosto 2011

Appunti sugli impressionisti: nascita, mostre e influenze sul futuro

Manet e le origini dell’impressionismo:
All’inizio degli anni sessanta Edouard Manet si stava imponendo sulla scena artistica parigina come uno dei giovani più promettenti. Aveva ottenuto nel 1861 al Salon una “menzione d’onore” per il suo Spagnolo che suona la chitarra.
Equilibrio fra romanticismo e realismo. Influenze Velazquez e Goya in chiave moderna.
Manet amico di Degas. Influenze Giapponesi (nel ritratto a Emile Zola stampe giapponesi in vista accanto al tavolo dello scrittore).

A parigi intanto anche Monet, Bazille, Renoir, Sisley.

Gli impressionisti e le loro mostre:
Nel 1874 Monet, Renoir, Pissarro, Degas, Cèzanna più altri organizzarono una mostra collettiva: “Società anonima dei pittori, scultori e incisori”. Un critico, ironizzando sull’opera di Monet “Impressione: levar del sole” li chiamò IMPRESSIONISTI.
Interesse degli impressionisti era l’osservazione e la resa della luce. Quadri realizzati en plein air, colori puri e luminosi, poveri di terre o toni grigi.
Soggetti: vita quotidiana o natura. Non si doveva riprendere il ritratto ma l’espressione, non una scena ma un gesto... La luce veniva osservata nella sua mutevolezza nel tempo. Preminenza della sensazione e senso dell’istante.
MAGGIORI ESPONENTI: Monet, Renoir, Sisley, Pissarro. Furono organizzate altre sette mostre, con meno successo. Alla terza gli artisti fecero propria la parola “impressionista” chiamandola “Esposizione degli impressionisti”. Monet espose dipinti sulla stazione di Saint-Lazare e paesaggi. Cèzanne nature morte, paesaggi e una prima versione delle Bagnanti. Degas scene di caffè-concerto e nballerine; Pissarro paesaggi inquadrati da cornici dipinte di bianco. Renoir ritratti, paesaggi e scene di divertimeno collettivo come il Moulin de la Galette; Sisley una serie di paesaggi dei dintorni di Parigi tra cui Inondazione a Marly.
Insuccesso assoluto delle vendite.

Monet: Impressione: levar del sole
Soggetto ridotto al minimo: barca in primo piano e un’altra che emerge a fatica dalla luce diffusa dell’alba. La luce è protagonista, unisce acqua e cielo, rende indecifrabile il paesaggio. Il soggetto non è l’alba ma l’impressione dell’alba.

Renoir: Il Moulin del la Galette
Locale da ballo all’aperto sulla collina di Montmartre a Parigi. Gruppi di persone immersi nello scintillio intermittente della luce. Il pittore frequentò sei mesi il locale spostando dal suo studio il quadro ogni giorno.

MONET:
Appassionato sin da piccolo alla pittura studia disegno presso Boudin e Jongkind. A Parigi entra nell’atelier di Gleyre, incontra Renoir diventandone amico. Incontra Manet e Courbet. Dopo una grande tela, donne in giardino, Monet torna a dipingere su dimensioni più modeste in cui l’essere umano perde interesse in favore della natura e di paesaggi urbani. Stabilitosi a Bougival tratta il tema della barca e dell’acqua. Nell’ultimo periodo riduce i temi. Cattedrale di Rouen, analisi minuziosa sugli effetti di luce.

CèZANNE:
Dopo gli insuccessi nelle mostre impressioniste si distacca dagli altri. Interesse per un ordine geometrico-strutturale dell’immagine dipinta. Ricerca di rapporti equilibrati di colori, volumi dedicandosi a pochi temi (ritratto, paesaggio, natura morta, figure di bagnanti).
“Tavolo da cucina”: frutta in armonia e oggetti
“Giocatori di carte”: piani elementari, accordi di colore fra i due giocatori. Stacco di colore tovaglia che unisce e divide i due giocatori. Simmetria per diagonali incrociate.

Il cubismo:
L’opera acquista autonomia rispetto alla realtà. Forme nuove vengono semplificate, l’oggetto scomposto su diversi punti di vista. Ribaltamento dei piani verso la superficie del quadro. Investigazioni delle forme e delle loro relazioni con lo spazio circostante.

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