sabato 20 agosto 2011

Analisi e Appunti Patini - Vanga e Latte


PATINI: VANGA E LATTE
Teofilo Patini (1840-1906) studia i classici del Seicento a Roma. Esordisce con quadretti storici, poi pittura di genere ispirandosi alla terra natale (meridione) e alla vita dei contadini. 
“Vanga e latte”: esecuzione en plein air, ispirata al mondo contadino, nucleo familiare. Composto 1883-84. Famiglia è formata da padre-madre-figlio ritratti in aperta campagna. L’uomo vanga, la donna allatta il figlo. Oggetti realistici a terra. Il vangatore incarna la fatica dell’umanità, senza retorica monumentale. Le figure sono disposte lungo una diagonale che tende all’infinito. Uomo, donna e vanga hanno stessa inclinazione. Impostazione prospettica, sullo sfondo montagne, in primo piano nature morte nitide.  Il colore da volume alle figure. Ampia pennellata, chiaroscuri. Eventi quotidiani>Valore storico. Interpretato come denuncia politica o distaccata riflessione. 

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